martedì 1 febbraio 2011

L'immobilismo di Napolitano consegnerà il futuro nelle mani di Berlusconi

Giorgio Napolitano
E' di queste ore la notizia che un altro fulminato sulla via di Damasco, ora ex Fli, sta per passare sotto la corte di Berlusconi, quel Barbareschi che fin a qualche mese fa sembrava un ultras antiberlusconiano. Il PD, il piu' grande partito europeo della confusione, dichiara per mezzo di Letta, che appoggerebbe un governo Maroni o Tremonti pure subito. Non bisogna essere un Pico della Mirandola per capire che la forza di Berlusconi, oltre che nei capitali ingenti che possiede, risiede proprio nella pochezza dei suoi avversari politici. All'estero si chiedono come mai un premier cosi' debole non possa essere affondato con facilità da una opposizione che , dati alla mano, avrebbe i numeri per farlo. E' ovvio. Ripercorrendo con la memoria quanto avvenuto in questi anni infausti di berlusconismo si tenga in mente che il governo D'Alema poteva varare la famosa legge sul conflitto d'interessi appiedando di molto il Cavaliere che invece usci' indenne come un candido angioletto.
Ora si aspetta con ansia che l'immobilismo allarmante del Presidente della Repubblica possa trasformarsi in impeto e azione vista la ingovernabilità del Paese. Che sia chiaro: la storia non condannerà solamente Berlusconi per aver ridotto la Patria in queste condizioni ma anche chi , potendolo fare, rimane come l'asino di Buridano che non sapendo scegliere tra la biada e la paglia muore di fame. Ai piu' questa sembra l'ultima occasione per cambiare registro dopo anni di oscurantismo. Se Berlusconi e compagnia dovessero passare indenni da questa bufera politico/gossippiana, allora la strada verso il Colle sarebbe spianata all'inquilino di Arcore con tutte le conseguenze politiche del caso. E' ininfluente continuare a lanciare moniti per la difesa della Costituzione, o per il rispetto degli organi dello Stato quando questi appelli servono solo a riempire le pagine dei giornali, in ispecie quelli online. Se giovedi' la legge sul federalismo passerà allora calerà il sipario sull'antiberlusconismo. Aspettiamoci che l'onorevole Scilipoti diventi sottosegretario alle riforme sull'agopuntura, o Pannella Ministro per la liberalizzazione degli spinelli, o ancora la Zanicchi sottosegretario alle riforme per il fisco.

28 ottobre 1922

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