martedì 18 gennaio 2011

E ora cosa farà Berlusconi? Girano voci di dimissioni?


Ai piu', prima ancora del contenuto dei suoi discorsi, ha impressionato l'espressione del suo viso. Nel video messaggio alla "Nazione"(?) dove ha ribadito le sue difese allo scandalo Ruby & C., il Premier è apparso stanco, provato, quasi indifeso e spaventato. Sa che questa volta il polverone alzato in Italia e nel resto del mondo è di quelli seri. E' pure cosciente del fatto che la strategia applicata il 14 di dicembre in occasione della sfiducia è di difficilissima esecuzione. L'autorizzazione a procedere sarà votata a scrutinio segreto e per giunta con maggioranza qualificata ( per affossare la richiesta dei giudici sono ncessari ben 316 voti alla Camera). La Lega Nord è ormai stufa di Berlusconi. Il popolo del Nord si sente preso in giro. Il federalismo sembra solo una chimera. Il terzo Polo , che fino a qualche giorno fa gli tendeva la mano, ora , per bocca di Casini , è pronto alle elezioni e molti dicono che già fervono i preparativi in tal senso. Gira voce ( e gli spifferi vengono da fonti vicine a due deputati transfughi ex finiani) che alcuni di quelli che hanno determinato la non approvazione della sfiducia ora sono preoccupati. E molti starebbero per saltare il fosso. Una situazione davvero pericolosa. Il Presidente della Repubblica invoca chiarezza. Detta in soldoni significa che Napolitano indica a Berlusconi la via per lo status quo: o va davanti ai Giudici per dimostrare la sua innocenza o le elezioni saranno la via maestra. Già. Le elezioni. Nessuno le voleva. Solo il Pdl le minacciava senza volerle effettivamente. Ma ora sono propri i berlusconiani ad essere terrorizzati dalle urne. I leghisti lo appoggerebbero di nuovo? Sembra difficile. Molti berlusconiani di ultimo conversione sarebbero di nuovo con lui o ventilando una sconfitta ritornerebbero sui loro passi? Insomma ora servirebbero 100 agopunturisti per risolvere l'enigma. Ma la notizia ( o la presunta tale) è quella che insistenti voci tra i "colonnelli" di Arcore indicano come possibile reazione ultima le dimissioni. Quanto a dire mischiare le carte e giocare daccapo.

28 ottobre 1922

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