mercoledì 12 gennaio 2011

Berlusconi: i Giudici sono una patologia italiana


L'esito della sentenza della Corte Costituzionale sul legittimo impedimento non lo preoccupa affatto. Secondo il suo pensiero la sentenza, attesa per domani mattina, poco o nulla avrà in tema di ripercursioni sul governo.Anche questo è il Berlusconi pensiero. Il palcoscenico teatro di queste dichiarazioni è a Berlino alla conferenza stampa congiunta con il premier teesco Angela Merkel. Sulla immediata scena politica, susseguente alla apartura di credito lanciata da Casini, dice "non credo che in Italia ci siano spazi per una grande coalizione» e sottolineando che "l’opposizione è divisa, senza leader, senza progetti, senza idee. Non vediamo dentro questa coalizione nessuna persona che possa essere presa sul serio e con cui sia possibile parlare in modo serio». Ma cosa è il legittimo impedimento? Il nostro codice penale contempla la fattispecie in cui un imputato in un processo possa far valere il diritto di spostare temporalmente una udienza del processo che lo riguarda se ha un impedimento " grave ed assoluto". Un esempio tipico puo' essere una malattia grave che impedisce fisicamente all'imputato di essere presente all'udienza fissata dal Tribunale. Con la legge sul legittimo impedimento questo speciale "diritto" è stato notevolmente ampliato nel caso in cui l'imputato sia il Presidente del Consiglio. Allora , oltre le malattie o affini, si puo' evitare la udienza "in caso di concomitante esercizio di una o più delle attribuzioni previste per leggi o dai regolamenti e delle relative attività preparatorie e consequenziali, nonché di ogni attività, comunque, coessenziale alle funzioni di Governo". Quanto a dire che non sono i Giudici a stabilire se l'impedimento è degno di diritto ma è lo stesso imputato Presidente del Consiglio che va in Tribunale se e quando vuole. Ciò, a detta di molti costituzionalisti ma anche del buon senso della gente comune, viola palesemente il presupposto giuridico che "tutti sono uguali davanti alla legge". Sono stati i Giudici di Milano, competenti per i tre processi in cui Berlusconi è imputato, a chiedere l'anticostituzionalità della norma innanzi alla Consulta. Cosa puo' succedere domani? Se la Consulta dichiara anticostituzionale la norma allora essa perde di efficacia e i tre processi che vedono Berlusconi imputato ricominciano uscendo dal loro "congelamento". All'opposto il rigetto del ricorso avrebbe come risultato il mantenimento dello status quo. Ma ci sono delle vie di mezzo che lascerebbero possibilità interpretative tutte da scoprire.
Dal punto di vista politico molti sono concordi nell'affermare che la sentenza di accoglimento del ricorso indebolirebbe di tanto il Premier con serie possibilità di future ed imminenti elezioni. Staremo a vedere.
28 ottobre 1922

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