lunedì 8 novembre 2010

Futuro e Libertà: è ora il momento della spallata definitiva al berlusconismo


Le qualità di oratore di Fini non si discutono. Certo non raggiunge i fasti del mai abbastanza compianto Almirante ma di certo dimostra che è molte spanne sopra il Cavaliere. Ma ora è arrivato il momento di capire che dalle parole bisogna passare ai fatti. Mai come ora il berlusconismo è alle corde. Molti italiani ora , e solo ora, hanno capito che questo Governo è il peggiore dal dopoguerra ad oggi. La sua essenza stessa è primigenia fonte di mancata coesione sociale. Il Nord è contro il Sud, il capitalista è contro la borghesia, la borghesia e il capitalismo sono contro la classe operaia. Le istituzioni sono allo sfascio. La Consob è solo uno scatolone vuoto, la giustizia è come don Chisciotte contro i mulini a vento, la scuola pubblica è fatiscente ( la scuola privata Bosina a Varese, fondata dalla moglie di Bossi ha drenato centinaia di migliaia di euro per finanziare il nulla) e via discorrendo. Il tanto acclamato Tremonti ( la cui antipatia è direttamente proporzionale alle sue simpatie leghiste) ha fatto una cosa che anche un bimbo delle medie sapeva fare: ha tagliato di tutto e di più senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze. La Patria è allo stremo. Gli ultimi sondaggi danno Futuro e Libertà ben oltre l'8% di consensi dopo il discorso di Fini di ieri e c'è da scommettere che è destinato a salire nei prossimi giorni quando Bossi ( la vera spina nel fianco del cavaliere) porterà il PDL a raccogliere antipatie ulteriori nei 3/4 del paese. Ha ragione Di Pietro: votare la sfiducia a questo Governo subito. Cambiare la vergognosa legge elettorale e andare poi al voto. Lo vuole la Patria.

28 ottobre 1922

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