venerdì 13 marzo 2009

Berlusconi e Franceschini litigano e la Nazione va allo sfacelo


L'uno definisce l'altro "clerico-fascista" e l'altro risponde " cattocomunista". Ecco chi sono i leader dei due partiti maggiori in Italia. C'è da preoccuparsi seriamente. Ma v'è da fare un appunto. Magari Franceschini potrà pur essere un " cattocomunista" ma l'altro è lungi da essere un "littoriano". Siamo seri. Dispiace solo che in Italia certe considerazioni di politica economica ( tipo la tassazione dei più ricchi per dar da mangiare ai poveri) vengano da esponenti di finta sinistra e non dal luogo politico da cui queste considerazioni hanno la naturale ( anche se non eslcusiva) origine. Ma siamo in Italia, Alleanza Nazionale non esiste più essendosi piegata alle sirene del capitalismo e gli insegnamenti di almirantiana memoria ormai sono storia. Ma è mai possibile che i nostri governanti non capiscono che si esce dalla crisi tornando ad una seria politica di welfare? Fino a quando le banche saranno solo strumenti di tortura per i cittadini, i servizi essenziali ( acqua , sanità) saranno facile fonte di guadagno per speculatori, lo Stato ridotto a semplice comparsa, la politica dei partiti nodo centrale delle decisioni ogni cosa potrà solo peggiorare. L'alba della Patria potrà solo aversi quando ritornerà una Destra sociale e radicale che sia una seria alternativa alla visione liberista filodemocristiana che non ha fatto prigionieri negli ultimi 60 anni di storia italiana. Ma è utopia. Speriamo di no.

D.L.

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