domenica 13 febbraio 2011

Giuliano Ferrara e il monologo antipuritano

Giuliano Ferrara
I più avanti nell'età sapranno che il corpulento giornalista , ora direttore del Foglio, era un osservante ed attivissimo membro del Partito Comunista Italiano. Il padre, Maurizio Ferrara, fu senatore comunista e direttore de L'Unità e la madre ex partigiana e segretaria di Togliatti. L'humus intellettuale in cui il buon Giuliano crebbe era , di tutta evidenza, improntato da una connotazione certa ed evidente. Fu con l'avvento della II Repubblica e di Berlusconi che Ferrara passò a piè pari dall'altro lato. Divenne persino Ministro per i rapporti con il Parlamento del primo governo Berlusconi. Ora sembra essere un ascoltato consigliere del Cavaliere di Arcore. E cosa ti inventa Ferrara? Un estremista accanito fans del cavaliere. Da "compagno" a libertino! Si è inventato una "convention" con tante di mutande a far da scenografia per gridare al mondo intero che Berlusconi a casa sua puo' far quello che vuole e che i nuovi "bacchettoni" puritani sono la vera peste del paese!
Lui vuole un cavaliere stile '94 quando parlare a gran voce di economia, di un milione di posti di lavoro, di un epocale (?) rilancio dell'italico sistema economico e di un nuovo miracolo economico. Dal 1994 ad oggi sappiamo tutti come è finita. Il buon Ferrara rivuole un replay di questi anni? Sappia che l'Italia non ne vuol sapere. Serve serietà di comportamenti e concretezza nella politica economica e sociale. 


28 ottobre 1922

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Da paladino antiaborto a libertino! Questa è l'Italia!

Lidia ha detto...

Anche lui un lecca.... di Berlusconi!

Anonimo ha detto...

Povera la nostra Italia.... ma avremo ancora giornalisti dello spessore di Biagi e Montanelli??

Anonimo ha detto...

Mai piu' votero' Berlusconi.

Anonimo ha detto...

.ricordiamocene quando ritorneremo a votare. Cerchiamo di convincere gli imberlusconati a ricredersi. E se c'è da ritornare in piazza, stavolta andiamoci tutti, più incazzati di quanto lo siamo adesso. Cosa cavolo ne sanno i nostri deputati che il pane, qui dalle mie parti, è arrivato a 4.90 euro al chilo?