martedì 15 febbraio 2011

Ed ora che succede? Tre possibili ipotesi per il futuro della Nazione.

Berlusconi e Tremonti
Il Gip Cristina di Censo ha emesso il decreto con cui Silvio Berlusconi è rinviato a giudizio, previo rito immediato, con udienza il prossimo 6 aprile per i reati già noti. La giustizia farà il suo corso e se il Premier sarà riconosciuto innocente o colpevole dei reati a lui iscritti lo si saprà alla fine del procedimento giudiziario. Qui si vuol disquisire sulle conseguente politiche di tutto ciò e quindi delle ripercussioni sull'organo esecutivo per tutto ciò che interessa il singolo cittadino e i suoi problemi. Esiste un ampio ventaglio di ipotesi su cosa potrà accadere nei prossimi tempi ma qui si vuol tenere conto di almeno tre ipotesi, che riassumono in buona sostanza gli aspetti essenziali delle ripercussioni sulla immediata vita futura dell'Italia. Vediamole insieme.( clicca su Ulteriori Informazioni per continuare la lettura)

  1. Ipotesi "status quo". Il governo va avanti. La legislatura prosegue con l'attuale squadra con sempre a capo il timoniere Berlusconi. Si inasprisce il conflitto tra poteri dello Stato e l'azione esecutiva del Governo è limitata e parziale. Continuano i moniti del Quirinale alla pacatezza degli atteggiamenti tra Istituzioni ma malgrado ciò si assiste a continue schermaglie pubbliche o private tra Magistratura ed Esecutivo. La primigenia fonte d'azione del governo si accentra sulla riforma della giustizia. Processo breve e limitazioni delle intercettazioni su tutto.Il Capo dello Stato non gradisce questa riforma che viene bloccata già sul nascere. Domina la stasi della legislatura. La maggioranza a favore di Berlusconi diviene sempre più esigua perchè alcuni fedeli dell'ultima ora hanno paura delle possibili ripercussioni giudiziarie del premier. Le riforme, alcuni delle quali importanti per il rilancio dell'economia, rimangono lettere morta. Il Paese sprofonda ancor di più nella crisi.
  2. Ipotesi "governo di responsabilità". Alcuni pezzi del PDL e la Lega si rendono conto che il berlusconismo è al capolinea. Hanno paura delle elezioni e intavolano trattative con alcuni pezzi dell'opposizione ( UDC?, FLI? PD?) per il varo di un nuovo esecutivo con a capo un esponente neutro che faccia da garante. Tale esecutivo , con l'avallo di Napolitano, ha come precipuo scopo il varo di alcune riforme, ivi compresa la legge elettorale, e traghettare in modo indolore  il Paese verso le elezioni. Si dà vita al federalismo, con ulteriori e profonde modifiche, e quindi si tiene a bada il malcontento della gente Leghista. 
  3.  Ipotesi "Dimissioni". Preso atto della sconfitta, il Premier rassegna le dimissioni prima ancora di andar in giudizio. Napolitano scioglie le Camere ed indice le elezioni. Il nuovo PDL avrà un nuovo leader . Le coalizione a confronto alle possibili elezioni sono differenti rispetto alle attuali.
Quale di queste ipotesi sarà la verità? Non passerà troppo tempo per saperlo. Il mese in corso potrebbe vedere la soluzione dell'arcano.

28 ottobre 1922


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