Daniele Capezzone |
Si fa notare per la postura cruda e impettita quando rilascia le dichiarazioni come portavoce del PDL. E' tutto d'un pezzo , vuol comunicare che esiste un pieno connubio tra quello che dice, come esponente PDL, e quello che pensa. Ex radicale, romano di 39 anni, Daniele Capezzone è un istrionico esponente del partito di Berlusconi che in passato si fece notare per le sue aspre dichiarazioni contro il Cavaliere. Sulle sue idee su Berlusconi e sul PDL attuali sono piene le tv e i giornali. Facciamo un breve viaggio nel passato quando non era ancora stato "fulminato" sulla via di Arcore. Nel Corriere della Sera del 4 febbraio 2006 dichiara: "Berlusconi doveva fare la grande riforma costituzionale e ci ha precipitato nel casino del proporzionale, doveva fare le grandi riforme economiche e abbiamo Tremonti che scrive libri da no global, doveva fare la grande riforma della giustizia e si è fatto solo gli affari suoi. Ha trasformato la Casa delle libertà nella Casa delle libertà vigilate".
Ai più sfugge cosa sia cambiato oggi dal 2006 quando il Nostro faceva queste dichiarazioni. Ma nel sito internet de La Rosa nel Pugno il 10 marzo 2006, si legge tra l'altro questa sibillina dichiarazione, sempre del Nostro, su Berlusconi:" l'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". [...] Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all'ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello." Ma il vero punto d'orgoglio Capezzone lo raggiunge quando della situazione finanziaria di Berlusconi. Su La Repubblica del 30 ottobre 2005 gridava " Silvio Berlusconi è entrato in politica con 5 mila miliardi di debiti e con le banche che tentavano di strozzarlo; oggi vanta 29 mila miliardi di attivo e figura tra i sette uomini più ricchi del pianeta." Poi si diede all'umorismo sconfortato quando , sul Corriere della sera del 12 febbraio 2006 disse:" Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice "Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge" e l' altro, offeso "Ma guarda che io non ti ho dato niente!". Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede" Fine 1° Puntata.
28 ottobre 1922
3 commenti:
Se questi sono i nostri politici io voglio emigrare in Zambia.
Mamma mia che uomo! La coerenza in persona!
Ecco la canzone che lo consacra come Napoleone ascoltatela, vi piacerà:
http://www.youtube.com/watch?v=ve6CPC8p8mE
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