venerdì 28 gennaio 2011

Principi di nutraceutica: la preziosa Curcuma ( principio attivo curcumina)


la Curcuma: preziosa polvere gialla

La Curcuma, o Turmerico, è una pianta originaria dell'India e del Pakistan, dove, per altro, è utilizzata sia come spezia che come rimedio naturale, da molti secoli. Dal rizoma di questa pianta si ottiene un estratto secco: la Curcumina.Il dosaggio dell'estratto di Curcuma è intorno ad 1-1,5 grammi al giorno, in un adulto di 70 Kg.La Curcuma è una pianta dotata di interessanti proprietà medicinali, in particolare è il più potente antiossidante conosciuto per la protezione degli organi dell'apparato digerente: stomaco, fegato e intestino.
Infatti parecchi studi hanno dimostrato che l'estratto di Curcuma è molto attivo in tutte le forme antiinfiammatorie dell'intestino e dello stomaco: protegge anche il fegato contro i danni provocati dall'alcol, dai farmaci e da sostanze tossiche.
Inoltre la Curcuma ha anche una buona azione antiinfiammatoria e antidolorifica generale, che può essere utilizzata, per esempio, in persone che soffrono di reumatismi, artrosi o strappi muscolari.
E' una pianta dotata di proprietà medicamentose estremamente importanti, ancora parzialmente da esplorare, come vedremo successivamente. L'estratto di Curcuma, sempre per motivi prudenziali, non va dato alla donna in gravidanza e alla donna che allatta.
Gli effetti collaterali della Curcuma sono praticamente inesistenti, ce n'è però uno che vale la pena ricordare: può dare fototossicità durante l'esposizione al sole; questo significa che se una persona assume l'estratto di Curcuma e si espone al sole, può avere una reazione di arrossamento, bruciore e prurito a livello cutaneo.
Quali sono le proprietà farmacologiche e le azioni ricercate e studiate della Curcumina?
688 studi, oltre 400 dei quali pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della Curcumina.
Negli ultimi anni, l'interesse per il potenziale della Curcumina come agente neuroprotettivo è in aumento.
Diversi ricercatori sono sempre più convinti che la parte più primitiva del sistema immunitario (quella che si manifesta come un'infiammazione), può svolgere un ruolo cruciale in alcune malattie dell'uomo moderno, tra cui le malattie cardiache, il cancro, il diabete e, forse, il morbo di Alzheimer.
In conclusione, sebbene un neurologo italiano abbia esclamato: “Se uno crede ad Alice nel paese delle meraviglie, allora può credere anche a questo”; gli studiosi non si danno per vinti, dal momento, che come abbiamo visto, la Curcumina ha dato abbondantemente prova delle sue spettacolari proprietà; attendiamo che la stessa "spezia", usata in India da quasi 2000 anni, possa rispondere in maniera esemplare anche come arma efficace per il cancro e per il morbo di Alzheimer!

Francesca Dragna


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