sabato 10 luglio 2010

I democristiani in aiuto del moribondo Berlusconi: il lupo perde il pelo.....


Rieccoli. Hanno tessuto le fila politiche dell'Italia dal dopoguerra fin verso la morte della Prima Repubblica. Poi alcuni di loro si sono trasformati in puri liberali di destra facendo da spalla ai governi berlusconiani o di centro sinistra a seconda dei momenti.Assieme al pentapartito hanno portato la Patria alla situazione attuale finanziando con il debito pubblico ogni sorta di inutilità sol per lo scopo di raccogliere consensi. Ed eccoli ritornare in pompa magna. Ospiti nella dimora romana di Bruno Vespa, a Trinità dei Monti, giovedì sera si sono riuniti, come ai vecchi tempi, il premier Berlusconi, il sottosegretario Gianni Letta e il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. Il popolare conduttore, famoso per la sua "imparzialità", ha fatto da "conduttore" elettrico alla manovra che dovrebeb salvare questo "governo" dal fallimento. Sembra che il brizzolato ex democristiano avrebbe chiesto due ministeri al cavaliere per entrare in maggioranza e scongiurare così il pericolo derivante dalla avanzata ( anche numerica) dei Finiani. Resta la grana Bossi. Il senatore nordista avrebbe fatto sapere che non se ne fa nulla. Non ne vuol sapere di Casini & C. visto che già in passato vi erano state delle frizioni abbastanza dure. Secondo il carroccio o si va aavnti cosi' o si va alle elezioni. Alla Lega Nord andare alle elezioni converrebbe pure mentre al cavaliere ( i cui sondaggi sono sempre piu' deficitari) non va proprio giù di rischiare tutto. Cari lettori siamo in Italia. In un qualsiasi altro paese civile e moderno il presidente del consiglio avrebbe già rassegnato le dimissioni ma da noi gli inciuci sono all'ordine del giorno. E a pagare come al solito è il cittadino. Serve non mollare. La lotta è l'unica strada per uscire da questa vergognosa situazione.

28 ottobre 1922

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