giovedì 15 luglio 2010

E' ora il momento di dare la spallata giusta al berlusconismo. Fini ha le carte in regola.


Dicono che il Cavaliere abbia un diavolo per capello. C'è chi dice di non averlo mai visto preoccupato così come in questi giorni. Le dimissioni di Cosentino sono un successo personale di Fini che ha di fatto sfruttato le posizioni di IDV, PD e UDC per far leva sul processo di "pulizia" del PDL. Ma una riflessione va fatta. Il governo, in ispecie dopo questa manovra che lascia tutti scontenti, ha l'indice di gradimento ai minimi storici. La leadership berlusconiana è minata dalle fondamenta. Se si dovesse andare ora alle urne di sicuro questa coalizione richierebbe seriamente di passare la mano. Solo la Lega Nord potrebbe salvarsi ma visto la sua caratteristica territoriale poco potrebbe influire su di un potenziale governo formata da anime centriste tutte o quasi interne al PD. L'IDV di Di Pietro, il cui peso va esponenzialmente salendo, potrebbe essere la vera sorpresa. Ma la semina va sempre fatta in tempo se si vuol fare un buon raccolto. Gianfranco Fini ha strategicamente evitato di spezzare il legame con Berlusconi perchè la guerra dal di dentro ha , in certi casi, maggior efficacia rispetto all'attacco esterno. Ma ora i tempi potrebbero essere maturi. Presi uno ad uno i membri di questo Governo ( Gelmini con la riforma dell'istruzione- Tremonti con la manovra economica- Brunetta con la riforma della P.A- Bondi per unfinite cose- Frattini per una politica internazionale irrisoria) hanno rosicato giorno dopo giorno il gradimento del popolo italiano. Secondo alcuni osservatori politici è ora il tempo di abbandonare la nave che affonda. Continuare così potrebbe significare per Fini il serio rischio di fare ritrovare le forze al berlusconismo utili per vincere alla prossima tornata ( fisiologica) elettorale.


28 ottobre 1922

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