giovedì 12 giugno 2008

La finanza innovativa per gli enti locali: la cartolarizzazione


Gli enti locali sono oramai sull'orlo della crisi finanziaria.La diminuzione progressiva dei trasferimenti statali, le sofferenza sui crediti derivanti dalla imposizione fiscale, oltre che ad una gestione a volte approssimativa, hanno di fatto reso necessari nuovi percorsi per i riequilibri sulla gestione. Si assiste sovente ad un paradosso: a fronte di situazioni finanziarie ed economiche disastrose, alcuni enti hanno un conto del patrimonio tale da poter rimediare, a fronte di oculate gestioni,alle insofferenze finanziarie. Immobili, terreni e crediti per un ammontare a volte di diversi milioni di euro la cui redditività risulta essere insignificante se non pari allo zero. Uno strumento molto interessante per ovviare a questo stato di cose è la cartolarizzazione di beni immobili o crediti. Analizziamo le diverse fasi:
Fase 1 : Il Comune individua i beni oggetto della dismissione ( Fabbricati, terreni, alloggi popolari ecc)
Fase 2: Si costituisce la società veicolo. Si tratta di una s.r.l con capitale non inferiore a 10 mila euro con oggetto sociale la cartolarizzazione dei proventi derivanti dalla dismissione del patrimonio immobiliare pubblico. Soci della società possono essere lo stesso Ente proprietario degli immobili da dismettere e una banca che poi potrà avere al gestione dell'emissione del prestito obbligazionario.
Fase 3 : La società veicolo emette un prestito obbligazionario con valore pari al valore degli immobili e versa la liquidità così ottenuta nelle casse dell'Ente. Da questo momento in poi la gestione ordinaria e straordinaria degli immobili è della società veicolo fino al rimborso del prestito obbligazionario.
Fase 4 Vendita dei beni e rimborso del prestito obbligazionario.
E' stata la Finanziaria 2003 che ha disciplinato e autorizzato gli enti pubblici territoriali ad effettuare la "securitization" sui beni immobili e crediti. Le due operazioni denominate Scip 1 e Scip 2 hanno interessato numerosi beni immobili di proprietà dello Stato ed è stata giudicata positivamente dagli analisti finanziari.In ultima analisi uno Stato che mette in vendità le proprietà non è sicuramente un fatto positivo ma a fronte di gestioni forsennate forse è il minor dei mali.
D.L.

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