
Indubbiamente uno dei migliori noir degli ultimi trenta anni di cinema. La cristallina classe del regista Alan Parker qui si manifesta in tutto il suo splendore. Un superbo Michey Rourke ( quello di " 9 settimane e mezzo"), una icona sacra del cinema moderno qual' è Robert De Niro fanno di questo film un pezzo da collezione. Siamo a New York. Anno 1955. Una telefonata di un certo Louis Cyphre( leggendolo tutto assieme ne viene fuori "Lucifero") al detective Angel ( Rourke) dà inizio alla vicenda. Deve trovare un certo tizio scomparso.L'inchiesta di Angel inizia da una clinica affondata nella neve, dove un medico viene ucciso in una camera chiusa a chiave come nei gialli di Wallace, e continua nella spiaggia degradata di Coney Island e approda in Louisiana fra folate di jazz, rituali voodoo, amplessi incestuosi e delitti. Per tutto il film si vive una atmosfera rarefatta, sospesa tra la curiosità della trama e i colpi di scena a volontà. Di sicuro impatto la colonna sonora martellante e malinconica. Il finale è un eclatante colpo di scena unico mai e poi mai prevedibile. Da cineteca la scena in cui De Niro/ Lucifero divora un uovo sodo simbolo dell'anima. Per chi non lo avesse ancora visto non c'è scelta: correre in videoteca a noleggiarlo.
D.L.
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