Onore al merito a Giuliano Pisapia e Luigi De Magistris. Ma gli sconfitti non sono la Moratti o Lettieri. Questa tornata elettorale ci ha detto che esiste un solo sconfitto: il berlusconismo. A Milano poco ha inciso l'amministrazione Moratti nei precedenti cinque anni. Cosi' come a Napoli non è stato determinante la poca credibilità del programma di Lettieri. Incredibilmente Silvio Berlusconi aveva detto dopo il primo turno che i candidati del PDL nelle due grandi città erano deboli. La lettura politica ad urne appena chiuse è che è stato lui che ha fatto perdere i due candidati. Ha caricato di grande importanza politica le amministrative dichiarando che esse erano una specie di referendum su di lui. Ma ha sbagliato totalmente la strategia politica. Il 14 di dicembre dello scorso anno il nostro è stato "drogato" da una sorta di delirio di onnipotenza politica. In quel giorno, quando i numeri gli erano nemici, ha stravolto le previsioni ed è riuscito a rimanere a galla malgrado Fini e Casini.
Ma in quel giorno poteva convincere Scilipoti e compagni con un sorrisetto a 36 denti e un coinvolgimento nella politica attiva dell'esecutivo mentre gli elettori sono , da questo punto di vista, meno avvezzi ad essere convinti. Ma v'è di più. Il nostro sapeva che i sondaggi degli ultimi sei mesi lo vedevano in caduta verticale nelle preferenze degli italiani ma lui ha voluto strafare. Poteva mai credere che nella sua Milano la sua candidata a Sindaco potesse non vincere al primo turno? Giammai! Poteva credere che i napoletani potessero girare le spalle al suo candidato Sindaco dopo le nefaste amministrazioni di sinistra? Giammai! Ed allora via con il referendum sul berlusconismo. Ed ecco che arriva la mazzata. Una mazzata che porterà la Lega ad abbandonarlo prima del 2013. E' solo questione di tempo. Già la base leghista non ne puo' piu' del berlusconismo. Ma anche i colonnelli leghisti hanno capito che il calo di consensi del loro partito è funzione del malcontento verso Berlusconi. C'è da scommettere che il Carroccio appoggerà le giunte di Milano e provincia ( ora del centro sinistra) posando la" Prima Pietra" dell'accordo Lega PD/IDV/FLI che sarà la condanna definitiva di Berlusconi. Mischiare le carte e cominciare da zero magari con un sistema elettorale proporzionale tanto caro alla Lega Nord. Il tempo ora è tiranno. I danni di venti anni di politica superficiale stanno rosicando un intero paese. Non c'è un minuto da perdere. Il destino del paese è in mano a Bossi e compagnia. Suvvia!
28 ottobre 1922
7 commenti:
Ottima analisi. Io , da milanese, non sono andato a votare e sono un elettore del centro destra.
Spero che la Lega stacchi la spina subito!
Qui a Napoli c'è una città in festa. Abbiamo sconfitto Berlusconi.
Direi che questo articolo è squisitamente corretto. Non so fino a che punto la Lega staccherà la spina.
Non penso che Berlusconi si dimetterà. Penso che la Lega ora si sta guardando intorno e pensi alle prossime elezioni.....Arcore ormai è alla frutta.
vedere la faccia di Cicchitto a >Porta a Porta è stupendo!
Fini se la sta ridendo.......
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