Fini-Berlusconi, i duellanti |
In questi giorni, in queste ore, è in atto una specie di requiem di Futuro e Libertà. Il neonato partito di Fini , dopo poco tempo dal primo congresso, ha già perso il gruppo al Senato e registra defezioni anche alla Camera. Ma , si badi bene, vi è una enorme differenza tra il politico Fini ed il politico/imprenditore/massmediaman Berlusconi. E questa differenza sta nell'esperienza pluridecennale dell'allievo di Almirante rispetto al neofita Cavaliere di Arcore. Si dirà che alla corte di Berlusconi vi sono fior di politici navigati ma è pur vero che il Silvio nazionale ha momenti in cui non ascolta nessun consiglio e va per la sua strada convinto di aver i consensi ed il potere di far come crede. Ecco dove sta il collo di bottiglia del berlusconismo e dove Fini potrebbe aver preparato la sua trappola. Ragioniamo per gradi. Punto primo: la maggioranza alla Camera. Oggi il Cavaliere la possiede avendo 320 deputati ( ivi compresi i membri del governo) , anche se la contabilità è soggetta a continue variazioni. E' certamente una maggioranza ma non basta.
Alle commissioni in molti casi il governo è in minoranza e per avere la maggioranza nelle commissioni stesse serve raggiungere la non facile cifra di 330 deputati. Quindi le opposizioni, con l'importante presenza del Presidente della Camera, potrebbero insabbiare molti provvedimenti nelle varie commissioni parlamentari.Secondo aspetto: il prossimo importante appuntamento legislativo, estremamente vitale per il cavaliere di Arcore, è il processo breve. Qui si intrecciano una serie di situazioni non proprio favorevoli al Premier: la posizione di Napolitano, notoriamente contrario alla riforma della giustizia che ha in mente Silvio, e la Lega la cui base mal sopporta i "favori " in tema di giustizia verso il PDL. La chiosa di Bossi non favorevole alla immunità parlamentare è cruciale in tal senso. Semmai la riforma sulla giustizia dovesse aver vita , essendo una riforma costituzionale, avrebbe di bisogno di un referendum approvativo e visti i consensi che oggi Berlusconi ha difficilmente il referendum avrebbe lieto fine per lui. Ed è proprio li' che Fini giocherà la sua carta: obbligare il cavaliere a continuare e se del caso aumentare il conflitto istituzionale facendo ostruzionismo nell'espletamento dei lavori sul processo breve già fissati per il 28 marzo. A quel punto Napolitano potrebbe essere costretto a sciogliere le camere e mandare il popolo alle urne. A quel punto la vera consistenza di Fli si vedrà e si potrà toccare con mano la caduta di consensi del Cavaliere. Almeno dando retta ai sondaggi di questi giorni. E il PD? Stando cosi' le cose potrebbe vedersi , suo malgrado, protagonista. Una coalizione con IDV e SEL lo porterebbe a vincere le elezioni. E il berlusconismo? Si sfalderebbe. Assisteremmo alla transumanza all'incontrario: dal PDL a Fli. Sono supposizioni ma la prima parte del ragionamento è qualcosa di più che una previsione.
28 ottobre 1922
11 commenti:
E' un discorso logico. Ma Napolitano mi sembra un po' troppo immobilista.
E come al solito il PD sta a guardare! Massa di incapaci! Alessio,Rovigo.
Questo governo è una vergogna! Perchè voi di ITALIANAMENTE non parlate dei soldi levati dalla ricerca contro il cancro per pagare le multe agli allevatori leghisti che hanno sforato le quote comunitarie? BERLUSCONI A CASA!
Così si diceva anche prima del 14 dicembre! A me Fini sembra più un problema di Napolitano che di Berlusconi, un vertice istituzionale che attacca, scompostamente, un giorno si e un altro pure, un altro vertice istituzionale, per dire, poi, che Berlusconi persegue il conflitto con le Istituzioni!
Sono tutti uguali. Non andro' mai piu' a votare.
Siamo in attesa che qualcosa succeda. Se non si danno una mossa saremo costretti ad espatriare.
Noon vedo l'ora di andare alle elezioni.
alle urne!
La mie ultime speranze risiedono in Fini. Qui a Como non tutti siamo leghisti e del PDL non vogliamo sentire nemmeno la puzza.
Non vorrei ritrovarmi berlusconi al Quirinale!
Non sopporto piu' la visione di Berlusconi in televisione. Ho l'impressione che quel ghigno perpetuo che ha in faccia serve a prendere in giro gli italiani. Fino a poco tempo fa dicevo ai miei amici che non sarei piu' andato a votare. Sono un operaio in cassa integrazione già da sei mesi. Ho due figlie e una moglie che non lavora. Sentire in televisione che la sua unica preoccupazione è la riforma della giustizia mentre io muoio di fame mi fa rabbia. Andro' a votare. Votero' per la sinistra o per i fascisti. Ma Berlusconi non vedrà MAI PIU' il mio voto.
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