lunedì 21 giugno 2010

La Lega Nord è un problema: Gianfranco Fini se ne è accorto solo ora?


Alla fine anche lui lo ha capito. Secondo Fini, "il rischio per il senso di italianità è forse quando non si contrastano le goliardate, ma è anche più forte se si finisce con il derubricare l'italianità in una sorta di operazione museale volta a relegarla ad una specie di storia del passato". E allora, secondo Fini, "non basta contrastare la sortita propagandistica, ma occorre anche essere capaci oggi di far capire che essere italiani significa riconoscersi in alcuni valori non trattabili che sono alla base di un'identità di un popolo". E' per questo che, per Fini, "bisogna stare attenti a non derubricare le affermazioni della Lega come sortite goliardiche fini a sé stesse". In effetti a Pontida quelli dal fazzolettino verde sono arrivati ad affermare che la Padania oltre ad essere una realtà geografica è anche una realtà politica. E il Cavaliere che ne pensa? Lui non si espone. Sa che senza i voti della Lega il suo partito della "sua" libertà potrebbe colare a picco sotto i colpi di una straganda maggioranza del paese che non ne vuol piu' sapere delle politiche indirizzate alle lobbies capitalistiche e mai indirizzate alla vita del cittadino comune. Dal canto loro quelli del Carroccio affermano che 'La Lega Nord, come ha ribadito ieri Umberto Bossi dal palco di Pontida, ha preso la strada del Federalismo. Tutto il resto è privo di fondamento. Ed è proprio per questo che tre ministri, Bossi, Tremonti e Calderoli, stanno lavorando a mille per poter portare entro giugno la relazione tecnica sul Federalismo e quattro decreti legislativi, relativi all'autonomia impositiva di Comuni e Province e ai costi e ai fabbisogni standard. C'è chi lavora per realizzare il federalismo, e conseguentemente la coesione, e chi, invece, si dedica alla filosofia...' La situazione è seria. Costoro vogliono solamente staccarsi il piu' possibile dalle sorti nazionali ma nel contempo mantenere i posti di comando a "Roma Ladrona". Nel PDL comandano loro, il cavaliere di Arcore è ormai una figura di secondo piano minacciato pure dalla posizione, tardiva, di Fini. Ora piu' che mai è necessario andare alle elezioni.Ci vuole una destra seria in Italia, una destra vecchio stile che ricacci nell'anonimato Bossi e compagnia cantante.

28 ottobre 1922

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