mercoledì 2 giugno 2010

Festa della Repubblica. Ma i leghisti( amici di Berlusconi) non ci sono.


Da un partito il cui leader ( Bossi, quello che lo aveva duro) userebbe il Tricolore per scopi non proprio nobili ci si deve aspettare proprio di tutto. A Roma era in programma la celebrazione della 64esima festa della Repubblica. C'erano tutti, da Berlusconi a Fini, da Di Pietro a Bersani ma quelli della Lega Nord no. Erano rifugiati a Varese ad una manifestazione in cui al posto dell'inno di Mameli si è suonato "La gatta" di Gino Paoli. Ecco chi sono gli amici di Berlusconi. Questi singori odiano la Patria, definiscono Roma "ladrona" ma al contempo sono seduti nei posti di comando proprio a Roma. Occupano Ministeri, dipartimenti e scranni al Parlamento con quel loro imbarazzante fazzolettino verde. Criticano il magna magna della politica ma allo stesso tempo loro sono li', seduti al banchetto assieme agli altri. La colpa di tutto questo è solo ed esclusivamente del Berlusca. E' stato lui a portarli dove sono, ad elevarli a fautori del destino della Patria. Loro condizionano l'operato del governo penalizzando oltremodo la parte dell'Italia che non si chiama Padania. E' solo una vergogna. Con quel loro fare da prepotenti, saputelli, rivoluzionari per convenienza hanno proprio stufato. Non si puo' sopportate piu' la loro presenza in televisione, ai Ministeri, nelle sedi decisionali delle Istituzioni. C'è gente che ha dato la vita per la unità della Patria. Loro con la loro ignoranza vorrebbero rovinare tutto. Ma non ci riusciranno. Gli ex AN del governo si devono vergognare di sedere ad un tavolo con questi soggetti.
28 ottobre 1922

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