giovedì 24 aprile 2008

Perchè il capitalismo ha fallito



Il laissez-faire alla maniera smithiana ha oramai fatto il suo tempo. Non vi può essere giustizia sociale in presenza di un prepotente capitalismo con la concomitanza debolezza di uno Stato lasciato alla inerzia negativa dei partiti. E' ineluttabile e direi quasi apodittico assioma conclamato.In dottrina economica si dice che i fallimenti dello Stato sono più comuni e pericolosi dei fallimenti del mercato. Io dico che le fallanze di uno Stato sono direttamente proporzionali alla libertà concessa ai possessori di capitali che di fatto rendono inefficace qualsiasi ambiente normativo atto a regolamentare e a difendere il vivere civile di una Nazione. Il profitto individuale è difendibile solo e unicamente se la ricchezza totale prodotta all'interno della Patria porti ad un aumento del benessere collettivo il più possibile esteso ai diversi strati della società. La forza di uno Stato è funzione diretta della forza del singolo cittadino che deve vedere il suo punto di riferimento nelle Istituzioni e non negli attori dello sviluppo economico. Produrre ricchezza in funzione dello Stato e non in funzione di individuali egoismi destabilizzanti.
D.L.

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